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"Espressioni dal cuore"
(novembre 2008) presentaz. "Espressioni dal cuore", c/o Auditorium OF Orsoline Fidenza (Parma)
Quando si parla di "arte" e, in modo particolare, ci si cimenta nella descrizione di un percorso artistico, la mente si lascia prendere dalle più intricate contorsioni col risultato di aver scritto un qualcosa che, alla fine, nessuno comprende e molti fingono di condividere ed apprezzare.
Più semplice, invece, aprire il cuore, oltre che il pensiero, lasciarsi prendere per mano dalle emozioni e vedere le sensazioni che si provano dinanzi ad una pittura: vedere – ho detto – le emozioni invadono sia il cuore che la mente e lasciano, dell'artista, una traccia indelebile che ne configura non solo le capacità, ma soprattutto la possibilità di trasmettere dei sentimenti, divisi e condivisi.
Se ciò accade, siamo davvero in compagnia di una "artista". Noemi Bolzi ha appreso ad ascoltare e a vedere e nel contempo ad avere fede in una attività che non è successo immediato, ma paziente attesa. Un "rischio", dunque, da correre ad una condizione: quella di non arrestarsi all'esteriore, all'apparenza, al facile e all'immediato banale.
La sua è un'arte che riesce a soffermarsi sul senso e sul significato, non solo delle cose, ma soprattutto delle emozioni e della ricerca introspettiva. Si potrebbe dire, senza cadere nel solito e nell'usato, che la pittura di Noemi affonda le radici all'interno di una natura primitiva, libera da quei feticci che ingombrano la vita contemporanea, ma ricca di una particolare consapevolezza esistenziale, che poi significa anche coscienza della propria identità, integra e piena.
Fantastici gli impulsi cromatici che suggeriscono suggestioni emotive mobilissime, direi mai definibili e proprio per questo la mente spazia, immagina, vede e sogna. Pennellate che appaiono statiche ed immobili, ma che diventano una necessità, diremmo morale, di fissare nella forma e nel colore ciò che invece muta, ciò che scorre, ciò che adesso non è già più… proprio com'è libero il pensiero, senza catene la fantasia, senza vincoli la libertà e la capacità di espressione.
Noemi Bolzi interpreta il reale che nasce, quindi, da una visione libera da diffidenze, angosce e sgomenti, ma pronta ad afferrare ciò che comunque resta inafferrabile, ma che si lascia intuire nel fulmineo bagliore di un attimo.
A questo, Noemi, arriva con un non trascurabile sforzo di ricerca e non solo di identità, ma soprattutto di introspezione e di tenace approfondimento della propria sensibilità e delle proprie ansie; ne consegue – però – il felice risultato di chiare visioni che, tuttavia, non sono ancora completamente libere, come mai libero può essere il binomio cuore-mente in quanto, come la realtà e la fantasia, cozzano quotidianamente sulle piccole e grandi cose che fanno la nostra esistenza. (Nino Secchi)
"Espressioni dal cuore"
(novembre 2008) presentaz. "Espressioni dal cuore", c/o Auditorium OF Orsoline Fidenza (Parma)
Quando si parla di "arte" e, in modo particolare, ci si cimenta nella descrizione di un percorso artistico, la mente si lascia prendere dalle più intricate contorsioni col risultato di aver scritto un qualcosa che, alla fine, nessuno comprende e molti fingono di condividere ed apprezzare.
Più semplice, invece, aprire il cuore, oltre che il pensiero, lasciarsi prendere per mano dalle emozioni e vedere le sensazioni che si provano dinanzi ad una pittura: vedere – ho detto – le emozioni invadono sia il cuore che la mente e lasciano, dell'artista, una traccia indelebile che ne configura non solo le capacità, ma soprattutto la possibilità di trasmettere dei sentimenti, divisi e condivisi.
Se ciò accade, siamo davvero in compagnia di una "artista". Noemi Bolzi ha appreso ad ascoltare e a vedere e nel contempo ad avere fede in una attività che non è successo immediato, ma paziente attesa. Un "rischio", dunque, da correre ad una condizione: quella di non arrestarsi all'esteriore, all'apparenza, al facile e all'immediato banale.
La sua è un'arte che riesce a soffermarsi sul senso e sul significato, non solo delle cose, ma soprattutto delle emozioni e della ricerca introspettiva. Si potrebbe dire, senza cadere nel solito e nell'usato, che la pittura di Noemi affonda le radici all'interno di una natura primitiva, libera da quei feticci che ingombrano la vita contemporanea, ma ricca di una particolare consapevolezza esistenziale, che poi significa anche coscienza della propria identità, integra e piena.
Fantastici gli impulsi cromatici che suggeriscono suggestioni emotive mobilissime, direi mai definibili e proprio per questo la mente spazia, immagina, vede e sogna. Pennellate che appaiono statiche ed immobili, ma che diventano una necessità, diremmo morale, di fissare nella forma e nel colore ciò che invece muta, ciò che scorre, ciò che adesso non è già più… proprio com'è libero il pensiero, senza catene la fantasia, senza vincoli la libertà e la capacità di espressione.
Noemi Bolzi interpreta il reale che nasce, quindi, da una visione libera da diffidenze, angosce e sgomenti, ma pronta ad afferrare ciò che comunque resta inafferrabile, ma che si lascia intuire nel fulmineo bagliore di un attimo.
A questo, Noemi, arriva con un non trascurabile sforzo di ricerca e non solo di identità, ma soprattutto di introspezione e di tenace approfondimento della propria sensibilità e delle proprie ansie; ne consegue – però – il felice risultato di chiare visioni che, tuttavia, non sono ancora completamente libere, come mai libero può essere il binomio cuore-mente in quanto, come la realtà e la fantasia, cozzano quotidianamente sulle piccole e grandi cose che fanno la nostra esistenza. (Nino Secchi)
Qui i video della manifestazione:
dal TG di TV Parma: http://vids.myspace.com/index.cfm?fuseaction=vids.individual&videoid=51614945 ,
video integrale (11 min. circa) a cura di G. Colombini: http://vids.myspace.com/index.cfm?fuseaction=vids.individual&videoid=51619411