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La mia immagine di Noemi Bolzi
Del poeta e scrittore Arnaldo Scaramuzza (Parma, Giugno 2006)
Cuore e corpo d’artista, Noemi Bolzi ha una natura e un sentimento che sono soltanto suoi: è rimasta simbolo di donna giovane e di passioni, dipinge ed elabora sul tempo, che è la prima ceramica, impasta con le mani e con gli occhi, sogni, pensieri, visioni, gesti, piaceri.
Mettersi davanti a un suo lavoro è incontrarsi, costruire educazione e cultura, l’uomo che è diventato un oggetto di questa società è rimesso nel paesaggio della vita.
C’è l’idea, che tutti noi cerchiamo, che non è semplice interpretazione della memoria o della realtà odierna, ma invenzione sostanziale e non soltanto formale, non c’è un’integrità esistenziale come nei valori o nella fantasia.
Fotografie che non hanno angoli, ma rimangono spazi all’aperto, colori che non sono solo d’atmosfera, ma protagonisti nella loro identità: ciò, che poi, più di tutto, voglio dire di lei, della sua poesia, è l’emozione del silenzio, che è per me l’assoluto, Dio o anche soltanto il cielo.
L’espressione visiva è comunque sempre quella della parola, una bellezza nuda che si lascia riconoscere senza paura, senza trasformazioni o altre fruizioni, è una tentazione che però libera dal peccato e dall’ignoranza. (Arnaldo Scaramuzza)