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Mostra di Noemi Bolzi e Carla Nadotti in san Tiburzio

Tra realtà e visioni

Arcobaleni pittorici e informale materico

Gazzetta di Parma, 29-09-1998 (Inserto Cultura e Arte)



Due pittrici parmigiane esordienti si sono poste a confronto nella ex chiesa di san Tiburzio: la mostra “Realtà e visioni” ha chiuso i battenti il 26 settembre scorso. Si tratta di Noemi Bolzi e Carla Nadotti, le cui pitture e sculture hanno ornato le spoglie pareti del settecentesco tempietto. Figurativo e informale, colore e materia sono stati gli elementi costitutivi della rassegna. Un “incontro-confronto di due pittrici, alla ricerca di una loro identità artistica”. Architetto mancato, ex grafica pubblicitaria e ceramista, Noemi Bolzi approda alla pittura per pura passione e riapre una “parentesi artistica” chiusa anni prima all’Istituto Toschi. Il centro di interesse su cui ruota la ricerca della pittrice è il nudo femminile. Linee sinuose e nere individuano corpi in movimento, dalla spiccata carica sensuale e fanno da contorno ai colori caldi e squillanti del fondo. “Nature morte con pesci o con frutta” (’98) evidenziano il tratto sicuro e l’intento di sperimentare accostamenti cromatici. La tela diventa il luogo ideale per dar vita ad “arcobaleni” pittorici. L’artista parmigiana dimostra versatilità artistica e un bisogno di intraprendere strade nuove e diverse: all’ “ars pingendi” accosta quella “fingendi”. Immagini di donne in cartapesta, composizioni astratte di ferro e legno diventano espressione di un modo alternativo di fare arte…. (Bice Albertini)